Mai o quasi mai una competizione può coinvolgere chiunque vi partecipi in un gioco competitivo dove l’acceleratore lo regoli tu, con il tuo stile di guida. Farsi tentare dalla frequentazione di cookies invitanti come cantine o birrerie artigianali per godere dell’ospitalità e della gioia di stare assieme o seguire una tabella di marcia che ha come scopo la vittoria è solo una questione personale. Di sicuro c’è solo la voglia di stare in competizione leale con la passione che accomuna tutti i rider: stare in moto.
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Inoltre, aver confermato le Marche, il Lazio e la Toscana per le tre tappe del campionato in programma nel 2024 ci permette non solo di consolidare il coinvolgimento territoriale degli anni precedenti, ma intraprendere collaborazioni con nuovi territori a livello nazionale. È con manifestazioni come il 1000CURVE che permettono di far ripartire una economia pulita, condivisa e partecipativa.
Certo l’hashtag #notforall lo dice chiaro… è comunque una competizione che impegna gli equipaggi in tappe libere ma comunque impegnative.
Tutti abbiamo dato un nome alla propria moto. La mia si chiama Lola… nulla di strano!! Normalmente la propria moto è donna: la mia con quasi 150 cavalli nata nel ‘99 del secolo scorso: una Vmax Yamaha. Fin qui nulla di differente se nonché a quella potenza, in Giappone, non è stata pensata per le curve marchigiane e la ciclistica lascia veramente a desiderare. Lola non curva, se lo fa eroga i cavalli in uscita a metà gas tra 3500 giri e 4500, che ancora stai impostando la controcurva. Insomma una vera cavalla impazzita. Haa!! Di cavo non frena… non è che non frena e che ha dei freni talmente potenti che blocca…. Ma si sa l’amore non ha occhi e ogni volta penso che le curve siano onde da cavalcare e che la Lola è la mia tavola. Da 280 kg!!!
Un percorso mai lineare che si fatica a trovare anche se c’è google maps…. curve e contro curve per raggiungere una meta …. Questa fatica immane ho pensato va condivisa perché sa di avventura, di scoperta di luoghi quasi dimenticati . Anche chi ha moto più moderne ciclisticamente, più pensate e con cavalli domati e ogni accessorio indefinibile, proverà le medesime sensazioni di cavalcare delle onde con continui cambi di pendenza.
Seguire un percorso non tracciato da una consuetudine di gruppo ma da una personale scelta per aggiungere curve su curve e magari chissà vincere… Ma la vittoria sta comunque in ognuno di noi anche per chi trovando luoghi incantati si ferma e si posa alla ricerca della onda perduta non curandosi della classifica.
Questo pensiero era lo stesso che aveva chi per me è stato sempre un punto di riferimento: Thierry Sabine. Ispirato dalla fatica, dalla navigazione degli spazi infiniti mi piacerebbe onorarlo con la 1000 CURVE: L’essenza di una sete di infinite direzioni.
Adoriamo i curvaioli, motociclisti, giornalisti, tutti gli appassionati di moto e di curve... la nostra filosofia è l'avventura, la scoperta, la condivisione e la voglia di vivere ogni brivido in quel meraviglioso percorso che è la vita.